SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO
SUL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL TERRITORIO DI BARLETTA
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Venerdì 13 novembre 2015 - E’ stato sottoscritto questa mattina dall’assessore regionale all’Ambiente Domenico Santorsola, dal sindaco di Barletta Pasquale Cascella, dal direttore generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) della Puglia Giorgio Assennato, dal direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale Ottavio Narracci e dal direttore del CNR-IRSA Antonio Lopez, il Protocollo d’intesa sul monitoraggio ambientale nel territorio di Barletta finalizzato alla acquisizione di dati sulla qualità dell’ambiente di un’area vasta della città, confinante con i territori di Trani e Andria, su cui sono da tempo attivi diversi insediamenti produttivi. Il documento dovrà ancora essere firmato dal Presidente della Provincia, Francesco Spina, in attesa della verifica formale su una clausola a garanzia dei procedimenti amministrativi e giudiziari aperti a livello provinciale.
“Abbiamo inteso mettere comunque un punto fermo - ha affermato il sindaco Cascella - sul risultato della convergenza degli sforzi compiuti da istituzioni ed enti pubblici attorno al comune obiettivo della tutela della salute e dell’ambiente. Dai primi incontri promossi dall’Amministrazione comunale fino alla verifica compiuta dalla V Commissione consiliare Ambiente della Regione Puglia, abbiamo tenuto a evidenziare la particolare complessità delle problematiche ambientali accumulate in un’area industriale che con il tempo è diventata sempre più contigua a quella urbana, puntando su un tavolo di concertazione che consentisse di analizzare e definire sistematicamente il quadro ambientale in modo da valutare, con l’ausilio di tutte le amministrazioni pubbliche, la reale consistenza dei rischi per individuare i necessari interventi anche con il coinvolgimento di una comunità particolarmente sensibile. Il Comune di Barletta parteciperà alla copertura dei costi del monitoraggio destinando 43.000 euro per le attività di investigazione del suolo, delle acque superficiali e sotterranee e degli scarichi svolte autonomamente da prestigiosi istituti di ricerca. L’auspicio, ora, è che il protocollo possa essere perfezionato con la firma della Provincia, alla quale peraltro è affidato il coordinamento, così da consentirne l’immediata operatività”.
Il protocollo consentirà di acquisire un quadro ambientale di dettaglio relativamente alla qualità dell’aria e alla presenza di inquinanti nell’area investigata e permettere agli Amministratori locali di adottare, a seguito dell’esame delle risultanze del monitoraggio, tutte le misure a sostegno delle esigenze di crescita sostenibile con la tutela della salute e dell’ambiente.
“Si è riusciti a fare un qualcosa di realmente innovativo - ha dichiarato il Presidente della Provincia, Spina – inviando ai cittadini di Barletta un messaggio chiaro, ovvero che le istituzioni si stanno muovendo insieme attraverso un modello di governance del territorio assolutamente innovativo in materia ambientale e di salute, razionalizzando in modo efficace le risorse pubbliche disponibili. Ho chiesto in data odierna di inserire una clausola che garantisse i procedimenti amministrativi e giudiziari pendenti in quanto la Provincia di Barletta - Andria - Trani ha adottato ben due ordinanze in materia ambientale che non hanno esaurito i loro effetti. Questa clausola verrà sottoposta al vaglio degli organi regionali competenti per il suo recepimento. Non appena verrà raccolta l’istanza della Provincia, firmerò il provvedimento che condivido appieno nei suoi obiettivi dichiarati e nella sua ratio più profonda”.
Soddisfazione per l’opportunità di firmare proprio un protocollo così significativo come primo atto ufficiale della sua attività di assessore regionale all’Ambiente è stata espressa da Domenico Santorsola che, nel sottolineare la celerità con cui si è arrivati all’atto conclusivo, ha tenuto a precisare gli impegni della Regione alla copertura dei costi (destinando 50.000 euro per le attività previste dal protocollo e 20.000 euro per l’elaborazione delle procedure amministrativo-giuridiche funzionali all’accertamento della responsabilità in applicazione del principio ‘chi inquina paga’) come “concreto contributo al valore del risanamento ambientale della città e dell’intero territorio da cui non può prescindere una moderna visione dello sviluppo.”
“L’impegno assunto dall’assessore regionale all’Ambiente Domenico Santorsola nella V Commissione della Regione Puglia – ha quindi rilevato il suo presidente, Filippo Caracciolo - trova una conseguenza diretta col Protocollo di intesa che si firma a Barletta. Si tratta di un segnale concreto che le istituzioni riescono a rispondere alle preoccupazioni dei cittadini. Per la prima volta gli enti preposti alla tutela dell’ambiente e della salute riescono a dotarsi di uno strumento efficace con cui far fronte alla complessità della materia e analizzare e confrontare tutti gli elementi. L’adesione convinta degli enti, che sarà portata a compimento con la verifica dal punto di vista formale dell’inserimento della norma transitoria richiesta dalla Provincia, attesta la validità istituzionale e scientifica del Protocollo di intesa a tutela dell’ambiente e della salute”.
Da parte del direttore dell’ARPA Puglia, Assennato, è stato manifestato l’impegno a mantenere la centralina mobile già attiva nell’area, per un periodo di monitoraggio di almeno sei mesi dalla data di messa in esercizio, riservandosi di valutare congiuntamente con il Comune di Barletta la possibilità di prolungare il periodo di monitoraggio: “La novità di questo protocollo - ha sostenuto - è il coinvolgimento di enti di ricerca che hanno particolari e consolidate competenze sul piano dei monitoraggi e questo ci consentirà di arrivare a livelli di conoscenza superiori rispetto al normale attività”.
La rilevanza del supporto dell’Asl Bat è stata richiamata dal direttore Narracci che ha annunciato l’istituzione di “un apposito gruppo di lavoro per valutare i problemi di salute negli ambienti di vita e di lavoro correlati agli inquinanti ambientali”.
“Questa attività ci gratifica - ha tenuto a sua volta rilevare il direttore del CNR-IRSA Antonio Lopez - perché, per un ricercatore, non c’è nulla di più importante che vedere i risultati del proprio lavoro utilizzati dalle istituzioni per il bene comune”.
“L’Istituto Nazionale di Ricerca sulle Acque dovrà concorrere - ha precisato a sua volta Vito Felice Uricchio del CNR-IRSA - alla valutazione dello stato ambientale realizzando ulteriori integrative indagini di carattere analitico sulle matrici acqua e suolo, conducendo rilievi geofisici ed effettuando analisi di “change detection”. Il protocollo prevede inoltre la realizzazione di un web GIS per la diffusione delle informazioni acquisite e per favorire il monitoraggio sociale e il coinvolgimento della comunità delle aree interessate.